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La scomparsa della luna


E’ un romanzo sospeso tra reale e surreale, in cui Vito Lario, coinvolto in un misterioso evento planetario (che ha sconvolto la vita sulla terra azzerando conquiste scientifiche e tecnologiche e mettendo in discussione tutte le sicurezze di una volta, soppiantate ora dalla sola certezza della precarietà dell’esistenza), cerca di ricostruire a poco a poco la sua storia, per ritrovare se stesso in un nuovo rapporto col passato e col presente. La vicenda, al limite della follia, s’intreccia con la vita di altre cinque persone sperdute. Tempo reale e tempo mentale si mescolano nella narrazione, producendo un complesso gioco di piani cronologici e di effetti artistici. Spesso anche il passato e il futuro sono ricondotti al presente, come ricordo vivo o come attesa palpitante, speranza, aspirazione. La narrazione, quindi, si muove su due binari: su una scansione cronologica lineare e su una dimensione temporale mentale fatta di ricordi, riprese, flashback (passato), discussioni e riflessioni (presente), progetti, presentimenti e anticipazioni (futuro), che si incrociano e si contaminano, sconvolgendo l’ordine temporale tradizionale.

La scomparsa della luna